Una soleggiata giornata di fine estate mi ha accolta nella straordinaria Abbazia di Novacella. Ci troviamo lungo la Valle Isarco, sulla strada che porta in Austria, ad una manciata di chilometri da Bressanone. Fin dalla sua origine, attorno al 1142, questo luogo era noto per offrire ospitalità ai pellegrini in viaggio verso la Terra Santa. Oggi, oltre ad essere famoso per la sua vasta biblioteca e per le iniziative culturali, è conosciuto per la ricca produzione vinicola. L’insieme di queste attività, ne garantisce ancora l’indipendenza economica.
A Bressanone i vigneti più a nord d’Italia
L’Alto Adige mi ha sempre affascinato per le sue antiche fortezze sparse qua e là, circondate da tanta natura. Se nella parte bassa della provincia di Bolzano, verso il Trentino, le vallate sono ampie, coltivate prevalentemente a meleti, salendo verso nord, le valli si fanno più strette ed i vigneti sembrano arrampicarsi sulle pareti di montagna. Le vigne da queste parti raggiungono un’altitudine di 900 metri e l’aria di montagna è considerata una caratteristica di grande qualità nei vini. I vigneti di Novacella sono considerati i più a nord del Paese e regalano ai vini un’incredibile qualità. L’importante escursione termica tra il giorno e la notte, unita alla particolarità del terreno, conferiscono alle uve un’elevata aromaticità e mineralità, soprattutto nei bianchi.
Che vini si trovano all’abbazia di Novacella?
A mio parere i vini dell’Alto Adige si conoscono ancora poco tra i consumatori, ma vi assicuro che meritano davvero molto. I bianchi sono una garanzia e si distinguono per l’intensità del profilo fruttato e per la sapidità. I rossi invece sono la vera sorpresa. Se siete amanti dei bianchi, qui troverete il Sylvaner, Müller Thurgau, Gewürztraminer, Veltliner, Pinot Grigio e Riesling. Se preferite i rossi, preparatevi a degustare un potente Lagrein, Schiava, Pinot Nero ed il dolce (ma non troppo) Moscato Rosa. Oltre alla linea classica, che propone vini freschi pronti per essere aperti fin da subito, la cantina dell’abbazia ha introdotto la linea di vini più complessi, i cosiddetti cru. Si tratta della linea chiamata “praepositus” con vini in grado di invecchiare ben oltre i dieci anni.
Visita all’ abbazia di Novacella
L’enoteca dell’abbazia di Novacella è aperta tutto l’anno da lunedì a sabato dalle 10 alle 19, ad eccezione delle festività religiose. Se, come me, oltre ad acquistare del vino, vi piace approfondire la conoscenza di più un territorio e scoprire i segreti della produzione vitivinicola, è possibile prenotare delle visite guidate, secondo le istruzioni riportate nel sito. Quest’anno, a causa covid, l’ospitalità del vino (così come tanti altri settori) ha dovuto rivedere le proprie proposte e, nel mio caso, ho prenotato una visita guidata ai vigneti, seguita da una degustazione diretta da una preparatissima sommelier. Ho amato il Kerner, la specialità della Valle Isarco che ben si sposa con speck e formaggi di media stagionatura ma, lo ammetto, mi sono innamorata del profumo di rosa e fragoline di bosco del Moscato Rosa.