Organizzare una visita in cantina: dieci consigli per non rimanere delusi

Quante cose si scoprono, vivendole! La mia passione per il mondo dell’enogastronomia è sbocciata casualmente, mentre scartabellavo tra ordini e documenti per l’esportazione dei vini all’estero, in quello che è stato il mio primo lavoro. Grazie alla curiosità innata, ho iniziato ad appassionarmi alle numerose tematiche che si nascondono dietro ad una bottiglia, entusiasmandomi come non mai. Capire da dove arriva un determinato vino, in quale lontana nazione verrà consegnato, percepirne aromi e profumi, analizzare i gusti della popolazione mondiale per capire se un vino potrà piacere o meno, sono pensieri che adoro.

Visito e frequento cantine ed aziende vitivinicole da ben dieci anni, sia in Italia che all’ estero. Nei miei viaggi, ovunque siano, cerco di inserire sempre una tappa in una cantina, così da poter scoprire il territorio anche attraverso i suoi prodotti e le sue particolarità. Molti amici mi hanno sempre chiesto consigli sul come organizzare una visita ad una cantina, trovandosi loro in imbarazzo o in difficoltà, quindi in questo post vorrei condividerli con voi.

Dieci consigli su come organizzare una visita ad una cantina

10 – Possiamo essere più o meno appassionati di vino, ma le cantine sono uno spazio visitabile per tutti. Che siate intenditori, astemi, o se avete dei bambini con voi, la cantina è un luogo adatto a chiunque, dove poter scoprire racconti ed aneddoti su un prodotto di eccellenza della nostra nazione, che ci invidiano in tutto il mondo.

9- Non tutte le cantine sono strutturate allo stesso modo. Alcune puntano molto sulla comunicazione pertanto, nel loro sito internet o nei canali social, sarà piuttosto facile trovare informazioni sulle proposte di enoturismo. Altre invece possono non avere il sito web aggiornato, ma ciò non significa che non organizzino dei percorsi enogastronomici. Basterà una chiamata e vi diranno tutto ciò che vi serve.

8- Enoturismo e visita in cantina non significa solo degustare dei vini e che quindi se non vi piace il vino, dovete escludere questa attività dal vostro tempo libero. Spesso le aziende propongono uno o più pacchetti standard, che termineranno tutti con la degustazione, ma che non sempre sarà l’attività principale. Vino è anche scoprire la composizione di un terreno, le particolarità morfologiche del territorio o le tecniche di lavorazione dell’uva e di produzione, prima che il vino sia pronto.

7- Grazie al web, oggi abbiamo tutte le informazioni a portata di mano, sempre. Proprio per questo, vi consiglio di consultare il sito della cantina, così da avere almeno un’idea di massima sui prodotti. Se vi piacciono solo i vini bianchi ma sbadatamente avete scelto un’azienda che produce solo rossi, potrebbe non essere una bella sorpresa!

La bellissima vista delle colline di Valdobbiadene (TV), terra di produzione del Prosecco

6- Non aspettatevi che ad ogni visita con degustazione, corrisponda sempre con una visita ai vigneti. Soprattutto durante il periodo di vendemmia, le aziende sospendono la parte dei vigneti per non ostacolare il lavoro degli operatori e preservare la sicurezza dei visitatori. Altre volte invece, i locali adibiti alla visita non si trovano proprio nella tenuta, ma in zone più cittadine per essere più vicini ai turisti. Anche qui, basterà una telefonata e potrete verificare in cosa consente la visita.

5- Per la degustazione, a meno che non abbiate precedentemente accordato quali vini provare, lasciate che siano gli addetti a gestire la sequenza e la tipologia dei vini scelti. Grazie alla loro esperienza, sapranno quali vini farvi assaggiare prima e quali dopo. E se vi aspettate di provare solo ed esclusivamente i cru dell’azienda, magari prenotando la visita più economica, potreste non essere così fortunati (quasi mai!). Vi conviene quindi prendere contatti per tempo ed organizzare gli assaggi secondo la vostra curiosità.

4- Degustare un vino non significa ubriacarsi, uscire sbronzi, o diventare molesti. Ognuno di noi regge l’alcol in maniera diversa e, soprattutto per le degustazioni più lunghe e articolare, chiedere una sputacchiera (sì, si chiama davvero così) è sinonimo di saggezza e professionalità.

3- Se possibile, vi consiglio di organizzare la visita il mattino, dato che in questa fase della giornata ci è più facile identificare profumi e sapore. Sarebbe meglio inoltre evitare profumi e deodoranti (ma anche cibi speziati e caffè) , così vi sarà più facile mettere alla prova i vostri sensi.

La bellissima location scelta dall’azienda Fontanafredda (CN) per la degustazione dei loro vini, nel magico territorio delle Langhe.

2- Altro consiglio importante riguarda l’abbigliamento. Durante la visita alla cantina infatti potreste trovare basse temperature ed elevata umidità. Anche d’estate quindi, vi suggerisco di portare con voi una maglia o una giacca che vi permetta di coprirvi adeguatamente, in caso di necessità.

1- Anche se non siete sommelier e di vino non ne sapete davvero niente, non vergognatevi a fare domande. Con molte probabilità la vostra curiosità è condivisa da altri visitatori che vi ascolteranno con molto interesse, aumentando le interazioni.

Ogni visita ad un’azienda vinicola terminerà nel wine shop, dove potrete curiosare i loro prodotti. Non sentitevi in imbarazzo se non vi va di comperare qualcosa: l’acquisto è opzionale, consigliato, ma assolutamente non obbligatorio. Infine, vi ricordo che molte cantine, aziende o agriturismi, oltre a proporre visite con degustazione, spesso hanno camere e sistemazioni per il pernottamento. L’offerta turistica in questo settore si sta arricchendo sempre più: tra camere con vista sui vigneti, wine relais, castelli, masserie e botti in legno immerse nella natura, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.