Qualche idea per una gita fuori porta

Reduci dal primo weekend di caldo estivo di quest’anno, siamo di nuovo a lunedì. Le giornate finalmente più lunghe, il tepore del sole sulla pelle e la vivacità dei colori primaverili sono già un grande aiuto per lasciarci alle spalle il grigiore invernale e, se ci aggiungiamo che questa settimana e la prossima saranno spezzate da dei giorni festivi, direi che tutto sommato non è un brutto inizio settimana.
Due festività così vicine, sono spesso un’occasione per una gita fuori porta, più o meno vicina a casa. Se siete di quelli che vorrebbero spostarsi ma non sanno dove andare, vi lascio qualche suggerimento. Ritenendo banale citare le principali città italiane di cui si parla già ampiamente, preferisco indicarvi alcuni di quei posticini che magari avete sentito, ma che per disparati motivi non avete mai raggiunto.

  •  San Daniele del Friuli e la strada dei castelli – Il Friuli Venezia Giulia, terra d’incontro tra popoli e culture differenti, è il luogo ideale per percorrere itinerari poco conosciuti e fare nuove piacevoli scoperte. In provincia di Udine, adagiato su un colle, troviamo San Daniele, paesino da cui si gode di panorami infiniti su dolci distese di colline. Considerato una delle perle della regione, è conosciuto a livello internazionale per la produzione della trota affumicata ma, soprattutto, per l’omonimo prosciutto, frutto di una tradizione millenaria e di un microclima unico. Dopo una gustosa tappa gastronomica, potrete percorrere la “strada dei castelli”, lungo la quale avrete modo di vedere le testimonianze di un passato ricco di storia e cultura. L’intero percorso si snoda per circa settanta chilometri e, attraversando undici comuni, vi permetterà di osservare (e talvolta visitare) castelli, forti e rocche di altri tempi.
  • Corinaldo – Simpaticamente conosciuto come “il paese dei matti” per la vitalità e scherzosità degli abitanti, è un piccolo borgo medievale in provincia di Ancona, nelle Marche. Il centro storico racchiuso all’interno della cinta muraria è perfettamente conservato ed attraversato da “La Piaggia”, la scalinata che costituisce una sorta di spina dorsale del paese. Una passeggiata qui vi basterà per lasciarvi travolgere dal fascino di questa splendida regione che, oltre ad armoniche colline e bellissimi panorami, saprà deliziarvi il palato con l’enogastronomia locale. A Corinaldo troverete ottimi insaccati ed olio d’oliva, ma non lasciatevi sfuggire l’assaggio del Verdicchio, tipico vino bianco marchigiano, ricco di freschezza e versatilità. Prima di rientrare, fermatevi a Senigallia, città con notevole patrimonio artistico ed architettonico, famosa per la sua lunga spiaggia di sabbia finissima, dove potrete approfittare per un aperitivo in riva al mare.

  • Civita di Bagnoregio – Nell’ alto Lazio, in provincia di Viterbo, c’è un paesino conosciuto come “la città che muore”. Fondata dagli Etruschi circa 2500 anni fa, è un bellissimo borgo medievale fondato sul tufo e purtroppo destinato all’ erosione. Per questa ragione molti abitanti si sono spostati, lasciando il borgo pressoché disabitato. Grazie al progetto “ABC” (Arte, Bellezza, Cultura) e numerosi eventi, Civita di Bagnoregio è oggi in rinascita e richiama visitatori da tutto il mondo. La visita al borgo è a pagamento, un’iniziativa per rilanciare l’economia e sostenere gli interventi di tutela al borgo. Nelle vicinanze inoltre si possono visitare Orvieto e Viterbo oppure, con un paio di ore di macchina, Roma. Una curiosità: il maestro giapponese Miyazaki ha tratto ispirazione da Civita di Bagnoregio nel suo capolavoro di animazione “La città incantata”. Da quando è stato realizzato il film, il numero di giapponesi in visita è costantemente in aumento.
  • Erice – Passato il periodo di pandori, panettoni e colombe, arriva il caldo e la voglia di dolci più freschi, magari a base di ricotta, come i buonissimi cannoli siciliani. Da buona “foodie” (buongustaia, ndr) nel mio viaggio in Sicilia non ho potuto mancare l’assaggio dei dolci della celebre pasticceria “Maria Grammatico” ad Erice e come spesso mi accade, è stato amore al primo assaggio. Arroccato sulla cima di un monte ed affacciato sul golfo di Trapani, Erice è un piccolo e caratteristico borgo medioevale, con stradine strette e lastricate, cortili e chiesette, dove si respira aria pulita e fresca, anche in piena estate. Grazie alla sua altitudine si può godere di una splendida vista panoramica a 360°: da un lato il golfo di Trapani, le saline, le isole Egadi con tramonti spettacolari; dall’ altro l’immensa vallata di Valderice, Custonaci e le campagne dell’entroterra. Osservare il panorama da qui, assaporando cannoli o altre prelibatezze locali, è assolutamente nella lista delle cose da fare.
  • Trenino blu o trenino delle centovalli – Tra le Alpi a nord del Piemonte si apre la Val d’Ossola, ampia valle che confina con la Svizzera ed è per me ricordo di molte vacanze estive in famiglia. Qui troviamo il “Trenino Blu” che collega la città di Domodossola alla cittadina svizzera di Locarno. Nata ad inizio del Novecento, questa linea ferroviaria attraversa paesaggi suggestivi lungo un percorso di 52 chilometri, formato da numerosi ponti e gallerie. Il percorso è completamente immerso nella natura, tra boschi, montagne e corsi d’acqua ed il relax è assicurato. In aggiunta, data la vicinanza al Lago Maggiore, è possibile anche provare una gita in battello.

Per senso di dovere verso la nostra bellissima Italia, ho volutamente tralasciato suggerimenti inerenti alla mia regione, ma saranno oggetto di prossimi post. Infine, se vi servissero maggiori informazioni sulle località citate, scrivetemi e sarò felice di rispondervi al più presto.